Come redigere il report di sostenibilità: informazioni richieste e standard condivisi
Se prima hai bisogno di chiarire cos’è il bilancio o report di sostenibilità, per chi è obbligatorio e perché alle aziende conviene a prescindere redigerlo, fai un salto qui.
Quali sono le informazioni aziendali richieste dal CSRD
La stesura del report di sostenibilità prevede lo svolgimento di un’analisi delle attività aziendali che cercherà e darà informazioni diverse a seconda delle peculiarità delle singole organizzazioni.
Possiamo comunque individuare le macroaree che la redazione del bilancio di sostenibilità coinvolge e quali siano le informazioni generali da ricercare per ciascuna:
Macroarea | Informazioni generali richieste |
Modello e strategia aziendali
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Obiettivi |
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Organi di amministrazione, gestione e controllo |
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Politiche | Politiche dell’impresa in relazione alle questioni di sostenibilità. |
Due diligence | Processi di due diligence connessi alle questioni di sostenibilità e in virtù degli altri obblighi dell’Unione. |
Impatti |
Impatti attuali o potenziali legati alle attività dell’impresa e alla sua catena del valore. Azioni intraprese per prevenire o attenuare impatti negativi, o per porvi rimedio o fine, e risultati di tali azioni. |
Rischi
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Rischi per l’impresa connessi alle questioni di sostenibilità, comprese le principali dipendenze dell’impresa da tali questioni, e le modalità di gestione di tali rischi adottate dall’impresa. |
Standard GRI ed EFRAG, di cosa si tratta
Faro per la stesura di ogni report di sostenibilità sono, in particolare, le indicazioni fornite da alcuni enti che operano in materia di reporting, tra cui i più autorevoli sono:
- il GRI, Global Reporting Initiative, ente internazionale senza scopo di lucro, nato con l’obiettivo di definire gli standard di rendicontazione della performance di sostenibilità di aziende e organizzazioni di qualunque dimensione, appartenenti a qualsiasi settore e paese del mondo.
- l’EFRAG, European Financial Reporting Advisory Group, organismo di advisory della Commissione europea, con funzione tecnica e non politica, che si occupa dei principi contabili a livello internazionale. I suoi membri sono stakeholder europei e organizzazioni nazionali che hanno conoscenza e interesse nello sviluppo degli IFRS (International Reporting Financial Standards).
Gli standard GRI sono in utilizzo ormai da tempo e rappresentano linee guida affidabili e consolidate per creare rendiconti di performance sostenibile o sociale: si tratta di un framework in continua evoluzione, di cui è entrata in vigore la versione più aggiornata a gennaio 2023.
Le nuove indicazioni di EFRAG
Proprio a partire dagli standard GRI, l’EFRAG ha pubblicato nell’ottobre del 2022 il Report sulla standardizzazione europea dell’informazione non finanziaria e la roadmap per raggiungere questo obiettivo (puoi consultare qui l’ultima versione disponile, aggiornata al marzo 2023, di cui aspettiamo la revisione definitiva prevista per 2024).
Rispetto a GRI, gli standard definiti da EFRAG si concentrano con più puntualità sui concetti di rischio e opportunità, facendo riferimento ad aspetti formativi relativi al risk management e agli audit interni e individuando tre aree di reporting relative ai vari standard:
- Strategy, qual è la strategia dell’organizzazione?
- Implementation, come verrà implementata?
- Performance e Measurement, come sarà misurata?
In termini di struttura e tematiche l’EFRAG fornisce, in particolare, indicazioni sul principio della doppia materialità che a partire dalle questioni ESG (Environmental, Social and Corporate Governance) consente di identificare rischi e opportunità materiali dal punto di vista dell’impatto e da quello finanziario.
In questo senso, è essenziale che la rendicontazione aziendale tenga conto di come la sostenibilità influenzi l’attività dell’organizzazione e di come impatti, dall’altra parte, anche sulle persone e sull’ambiente.
Gli standard EFRAG, inoltre, si basano su 3 livelli di analisi:
- Sector Agnostic, che comprende gli standard universali, quindi non riferiti a settori specifici;
- Sector specific, ovvero standard specifici del settore con relativi indicatori (si tratta dei fattori fondamentali della sostenibilità, raggruppati nell’acronimo ESG, che incentrano il proprio focus sui rischi e sui relativi impatti). Per ciascuna categoria trattata vengono definiti i requisiti che le aziende devono soddisfare e di cui devono render conto nel reporting di sostenibilità aziendale;
- Entity specific, cioè indicatori peculiari per la singola azienda
Speriamo di aver fatto chiarezza in merito al contenuto del report di sostenibilità e su come orientarsi per la sua stesura. Per approfondire, scrivi a info@sustain-ability, ti illustreremo i nostri percorsi dedicati al supporto per la redazione del bilancio di sostenibilità aziendale.